Page 5 - Book-Patrimonia-Sicilia
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Le Cantine Florio, costruite in pietra di tufo da Vincenzo Florio nel 1832, rispecchiano lo stile
              tipicamente anglosassone dell'epoca, con ampi archi a sesto acuto e pavimento in battuto di
              polvere di tufo (tipica pietra del territorio) per mantenere costante il tasso di umidità durante
              tutte le le stagioni. La struttura copre circa 44.000 mq di superficie e rappresenta il cuore della
              produzione del Marsala: da qui un tempo partivano le navi della Compagnia Florio cariche del
              prezioso nettare, e qui ancora oggi si produce il Marsala più famoso al mondo. Le cantine di
              affinamento si estendono per 7.400 mq e sorprendono il visitatore con la loro maestosità.
              Grazie alla posizione favorevole, al clima mite tutto l'anno e alle bellezze paesaggistiche e
              architettoniche, le cantine sono una location perfetta per organizzare convention e meeting
              aziendali, colazioni di lavoro, aperitivi, pranzi e cene di gala, visite guidate, spettacoli, sfilate,
              mostre, presentazioni di prodotti e servizi.



              STORIA




              La cantina Florio nasce nel 1833 a Marsala ad
              opera dell'imprenditore Vincenzo Florio che,
              dopo aver acquistato un terreno in un tratto di
              spiaggia situato tra i bagli di Ingham-Whitaker
              e di Woodhouse, vi fece costruire uno
              stabilimento per la produzione di vino
              Marsala.



              Dopo 20 anni la Florio riesce ad affermarsi proponendo un Marsala di qualità. La saturazione
              del mercato non aveva preoccupato Vincenzo Florio che, negli anni compresi tra il 1840 e il
              1845, aveva allargato i suoi interessi ai trasporti marittimi, al tessile, alla siderurgia, alle
              tonnare, agli zolfi.

              Il 6 maggio 1906 nasce la Targa Florio. Organizzare una gara automobilistica, a carattere
              internazionale, sulle strade siciliane d’inizio Novecento era un’idea assolutamente folle, che
              solo l’intuito sportivo e il genio di Vincenzo Florio potevano concepire. La rete viaria dell’isola
              infatti presentava ancora il precario tracciato borbonico, con fondi sconnessi e percorsi
              tortuosi. Ma ciò che era difetto diventa, grazie all’intuizione di Vincenzo Florio, la fortuna del
              progetto. Vincenzo Florio non tralascia nessun dettaglio dell’organizzazione della sua gara:
              convocò Lalique, raffinato esponente dell’Art Nouveau, per forgiare la targa premio, mette le
              navi della sua flotta a disposizione dei partecipanti per trasportarli in Sicilia e chiama i maggiori
              artisti dell’epoca per creare la campagna pubblicitaria, con manifesti, cartelloni e speciali
              cartoline. I suoi sforzi vengono premiati: ben 30 macchine si iscrivono alla gara, un vero record
              per i tempi, e ottiene un grande successo di pubblico.
              Gli stabilimenti , nel 1920, furono acquisiti dalla Cinzano. Nel 1988 la Cinzano vendette la
              compagnia alla Illva (industria lombarda liquori vini e affini). Le Cantine Florio dal 1992 hanno
              aperto al pubblico uno spazio espositivo. Oggi fa parte del gruppo Illva di Saronno e produce
              anche moscato e passito di Pantelleria.



                                                  www.erasmus-isj-namur
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